Una serata molto particolare ed entusiasmante che ha permesso ai soci presenti ed agli ospiti di fare la conoscenza con il nostro ambasciatore dottor Marco Mancini, la sua signora e la giovane coppia di nuovi addetti all’ambasciata.

Nonostante le difficoltà tecniche del collegamento con l’Eritrea che non dispone di rete internet efficiente e con una differenza di fuso orario di due ore abbiamo potuto anche se indirettamente entrare in Villa Roma la prestigiosissima ambasciata italiana, edificio che come tutta Asmara rientra del Patrimonio dell‘Umanità dell’Unesco.

Il dottor Mancini ha catturato la nostra attenzione con un affascinante racconto della storia dell’Eritrea e dei suoi legami strettissimi con l’Italia. Storicamente è stata la prima colonia italiana che risale alla fine dell’800. L’ambasciatore ha illustrato le complesse vicende della storia dell’Eritrea e quanto gli italiani siano nonostante il passato coloniale il popolo più amato dagli eritrei. Tutto il centro della città è rimasto come lo hanno lasciato gli italiani e si ha l’impressione di rivivere in una Italia degli anni ’40-’50. Anche le insegne di molti negozi e locali sono ancora quelle originali dell’epoca. Asmara gode di un clima meraviglioso una eterna primavera con aria purissima perché situata sull’altopiano a 2400 metri di altezza e priva di qualsiasi forma di inquinamento.

La sicurezza personale è totale perché essendo un Paese con un forte controllo di polizia e militare reprime in modo estremamente energico ogni forma di criminalità. Vige da tempo un regime di coprifuoco che consente di uscire di casa dopo le ore 21 solamente a piedi o in bicicletta o in taxi ma non con la propria automobile pena una ammenda ed il sequestro del veicolo.

In ogni caso il traffico automobilistico in città è trascurabile perché l’importazione di automobili è praticamente impossibile economicamente ed il prezzo del carburante quasi simile al nostro. L’automobile è un bene di lusso estremo riservato ai pochi benestanti. Le strade quindi sono occupata soprattutto da biciclette, motorini e carretti trainati da animali, qualche bus e rari mezzi pesanti da trasporto merci tutti molto datati.

Lo stato garantisce la convivenza pacifica delle differenti religioni presenti nel Paese, la più diffusa è la chiesa Copta poi la religione mussulmana ed infine quella cattolica oltre naturalmente a presenze protestanti ed altre confessioni minori. Tutte le religioni sono ammesse a patto che non interferiscano minimamente con la politica del governo.

L’ambasciata italiana ed il consolato curano gli interessi anche di altri Paesi europei che non sono presenti in Eritrea e si rivolgono quindi alla nostra rappresentanza diplomatica per ogni necessità.

Dopo anni di guerra con l’Etiopia per ottenere l’indipendenza e poi con il Tigray conclusasi da poco, finalmente l’Eritrea può sperare in un periodo di pace e di benessere e gli scambi economici con l’imprenditoria italiana potrebbero avere interessanti e promettenti sbocchi futuri. Fino ad oggi l’unica importanze presenza industriale è stata quella dell’azienda di Zambaiti industriale tessile bergamasco che ad Asmara occupa oltre 700 maestranze prevalentemente femminili garantendo loro un asilo nido gratuito per 120 bimbi ed una scuola elementare all’interno della fabbrica. Anche la storica centenaria scuola italiana che vedeva nelle sue aule circa tremila studenti e che è stata chiusa durante la recente pandemia potrebbe sperare in una riapertura. Per il momento l’ambasciata italiana sta investendo molto nel rilancio della casa della cultura italiana con mostre , conferenze ed iniziative che recuperano e ripropongono il nostro patrimonio culturale soprattutto nel suo storico intreccio con quello locale.

E’ stato affrontato nel corso della serata anche il problema della presenza del Rotary in Eritrea il cui club di Asmara è stato chiuso negli anni ’90 ma che potrebbe grazie anche al sostegno dell’ambasciata italiana tentare di rinascere. Al termine della presentazione molti soci hanno posto domande ed in conclusione l’Ambasciatore ringraziando per la serata trascorsa insieme ha invitato tutti i soci rotariani a visitare l’Eritrea e a contattare l’ambasciata che sarà lieta di incontrare e supportare i nostri soci.

Un doveroso ringraziamento va infine ai tre tecnici messi a disposizione dal past president Diego Lorenzi che con una strumentazione elettronica sofisticata e complessa sono riusciti a mantenere una buona connessione per oltre un’ora superando grosse difficoltà tecniche.

Claudio Crescini

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