Relatore Maria Cristina Rodeschini
Nel 1991 dalla ristrutturazione di un ex convento del XV secolo, a seguito di una unità di intenti fra il Comune di Bergamo e Credito Bergamasco, veniva inaugurata la GAMEC (Galleria di Arte Moderna e Contemporanea). Sono trascorsi 20 anni da tale data e la Galleria, ora gestita dall’Associazione per la GAMEC (Comune di Bergamo, Tenaris Dalmine con UBI, Bonaldi e AB Energia) ha visto passare mostre e personali sempre con grande successo. La visita di sabato 12 febbraio di un nutrito numero di rotariani con familiari ed ospiti, era dedicata alla Mostra “Il Museo Privato” curata da Giacinto Di Pietrantonio e Maria Cristina Rodeschini che richiamava la mostra di apertura di vent’anni prima “Collezione Privata, Bergamo. Arte Italiana del XX secolo”. Suddivisi in due gruppi ed accompagnati da due guide preparatissime hanno potuto ammirare le opere esposte, quadri, sculture, fotografie, installazioni, scelte tra il meglio del collezionismo bergamasco e che evidenzia sia la forte crescita di molte collezioni, sia l’incremento del numero di appassionati. Molte le opere illustrate dalle guide sulle duecento esposte. Artisti importanti quali Maurizio Cattelan, Mario Schifano, Bruno Munari, Gabriele Basilico, Richard Long, Robert Mapplethorpe, Piotr Uklanski, Rino Carrara, Li Wei, Getulio Alviani e molti altri rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale. Ma la visita alla mostra ha poi avuto un piacevole seguito con la relazione di Maria Cristina Rodeschini, direttrice della Gamec, alla conviviale del martedì successivo. La relatrice ha raccontato la storia della Gamec quale ampliamento dell’Accademia Carrara attraverso l’impegno economico pubblico e privato e come dopo la mostra inaugurale, già citata, molti collezionisti hanno donato opere di grandi artisti tra i quali Kandisky, Morandi, De Pisis, Burri, De Chirico, Savino per la Permanente del Museo. La mostra ha visto una grande presenza di collezionisti bergamaschi che hanno messo a disposizione moltissime opere che sono state selezionate dai curatori della mostra, opere di artisti giovani e no, bergamaschi, italiani e stranieri, tutti interpreti dell’esplosione del collezionismo. La filosofia della Galleria è la presenza internazionale, con particolare riferimento al mondo latino-americano. Questo progetto che è nato e realizzato completamente nella città di Bergamo ha richiamato molti visitatori e in modo particolare i giovani che sono certamente più vicini e sensibili a queste realtà. Una grande occasione ed una opportunità per Bergamo che vuole rimanere al centro della scena della cultura italiana. Al termine della relazione la dottoressa Rodeschini ha ricordato l’incontro con il Sindaco di Romano di Lombardia Giuseppe Longhi al quale aveva segnalato il pittore di origine albanese Adrian Paci per dipingere la facciata esterna del cimitero di Romano. Un altro esempio di arte contemporanea nella nostra città.