Non è forse che i presidenti del Rotary, quando il loro tempo sta scadendo, diventano come il vino: maturano e cominciano a prendere quel profumo buono a cui tutti aspiriamo? Avviene infatti che la sera della terz’ultima conviviale, dell’anno rotariano 2009-2010, si tinge di colori forti: e succede già dalla sera prima. Il “responsabile” é proprio lui, il Presidente Bergamaschi che scrive un messaggio, accorato e, appunto, pieno di colori, ma soprattutto di tatto e di sensibilità: tutte qualità sue che ormai abbiamo imparato ad apprezzare. Con il suo colorato scritto si assume l’onere di invitare alla presenza tutti i soci, soprattutto quanti hanno, fino ad ora, poco partecipato alla vita del Club. Almeno stavolta. L’occasione, infatti, é di quelle ghiotte; nessun impegno, service, raccolta fondi, relazione o tavola rotonda. Oggi si festeggiano, in amicizia, i migliori tra noi. Ecco allora che, con sorpresa, l’inizio della cena conviviale viene posticipata di mezz’ora per fare necessario spazio alla consegna di ben quattro Paul Harrys, la nostra onorificenza più prestigiosa, assieme al conferimento di una qualifica, altrettanto ambita di Socio Onorario del nostro Club; oltre al riconoscimento ammirato dell’opera di un missionario laico in Bolivia. Insomma, tutto lo scibile dell’agire rotariano concentrato in pochi minuti. Evviva il Rotary che ci permette anche questo!  Il dr. Nicola Rizzardi è stato da poco a Cochabamba in Bolivia, un paese così lontano dall’Italia, ma nello stesso tempo così ben relazionato a noi bergamaschi per quei legami umani che da decenni si accumulano sopra l’opera di volontari, religiosi e laici. Bergamo è piuttosto presente su quelle alture, dove i 3, 4 mila metri sono la normalità andina e Pietro Gamba, “el doctor de la Associaciòn Humanitaria”, opera dal lontano 1975, nel suo ospedale di Anzaldo. Una vita, ormai lunga, la sua, regalata ai campesinos; una vita per la quale, il nostro club, ha fatto la sua parte in piena condivisione di obiettivi, quelli che continuano col tempo, sempre in un divenire coinvolgente di nuove e sempre vive professionalità come quelle appunto dell’amico Nicola e del nostro Mimmo Giordano. Le Paul Harrys sono state consegnate, da un  emozionato Franco Bergamaschi, a Silvia Barbieri e a Vera Vavassori, operatori di spettacolo e amici, con i quali abbiamo condiviso la bella avventura dello spettacolo “Il Mio Sguardo” intensamente vissuta al Teatro Donizetti di Bergamo lo scorso mese di aprile: certamente doveroso il nostro riconoscimento a tanta passione e a tanto impegno riversati nel mondo dei “diversamente abili” che quella sera si sono sentiti belli ed importanti, belli dentro e fuori. “Un merito che senza dubbio, ha reso la diversità, più efficiente della normalità, con estrema e ferma dolcezza”. Il club si è anche reso strumento di risonanza pienamente armonica nel proporre, per il tramite del Presidente, l’unanime decisione di conferire la PHF anche all’amico Pino Pisacane, che ha dimostrato oltre alla riconosciuta assiduità partecipativa, un valore che va sostenuto sempre di più, anche la capacità dimostrata nei diversi impegni assunti, ultimo fra questi, l’indimenticabile viaggio a Ravello. L’amicizia si riconosce da lontano e come non sentire il profumo della costante presenza del nostro AG in carica, quella Fulvia Castelli che è sempre tra noi e che ci sostiene con la sua presenza e il suo lavoro. La Paul Harrys Fellow gliela abbiamo conferita col cuore e con lo spirito di chi ha scoperto che c’é chi crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi. Al già PHF Oreste Castagna, amico e socio del Rotary Club Dalmine Centenario, abbiamo assegnato quello che per noi è forse l’onore più grande, far parte di noi, del nostro Club, come Socio Onorario; un privilegio raro concesso ai veri amici, alle persone che sentiamo vicine, ogni giorno. La serata in amicizia si è dipanata tra i brindisi per i compleanni annunciati e poi per quello, quasi tenuto nascosto, di Franco. La torta di frutta fresca e il prosecco di prammatica, arrivati sul finire, ha svelato l’arcano. Ebbene sì! Anche per il nostro dottor Bergamaschi il tempo passa; da domani, anche lui, sarà più vecchio di un anno! Giustizia è fatta … e da oggi siamo certamente, tutti, più amici di ieri. Grazie ai presenti, grazie al “Nostro Favoloso Club”.

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