L’ultima conviviale fuori porta della presidenza Bergamaschi ha portato soci, familiari ed ospiti, fracui alcuni rappresentanti del Soncino e del Milano Leonardo da Vinci, a Pandino, residenza di Franco, per visitare il famoso castello considerato il meglio conservato tra tutte le costruzioni viscontee del XIV secolo. Prima della visita guidata, un breve fuori programma con un gruppetto di majorettes locali che hanno presentato alcuni Numeri che avevano ricevuto riconoscimenti in gare e tornei. Davvero brave queste ragazzine che si sono esibite per altro su un terreno poco adatto alle difficoltà dell’esibizione. E’ seguita poi la visita al Castello, accompagnati dal Sindaco di Pandino e con una guida preparata e cordiale che percorrendo le varie sale ha raccontato la storia del maniero che venne fatto erigere dal signore di Milano Bernabò Visconti e dalla moglie, Regina della Scala, intorno al 1355, come residenza di campagna per la caccia. La zona di Pandino, con i suoi boschi ricchi di selvaggina, era perfetta per questo scopo. Il castello nel ‘300 fu completamente decorato in ogni suo spazio. Le pitture erano costituite da svariate forme geometriche, tarsie a imitazione del marmo e alcune figure umane. Nelle forme geometriche trovarono posto gli stemmi della famiglia: il biscione visconteo e la scala, stemma dei signori di Verona. Tra i pochi dipinti con figure umane Sant’Antonio Abate e San Cristoforo, coperti in parte da alcuni arconi di rinforzo resisi necessari nel corso del ‘400. Diversi i passaggi di proprietà nell’arco dei secoli fino all’ ’800 il maniero venne affittato ad alcuni contadini che lo trasformarono in una grande cascina. A quel periodo risale la demolizione del lato occidentale della costruzione che portò anche alla distruzione delle due torri di quel lato. Successivamente il castello divenne proprietà dell’Amministrazione Comunale che diede mano ai primi restauri con il ripristino delle originali pitture trecentesche. attualmente il castello ospita la Sala Consiliare e il convitto della vicina scuola casearia che, a breve, si trasferirà in una nuova struttura. E’ seguita poi la cena nei moderni locali del ristorante “Soul e Pepe” con i saluti del Sindaco di Pandino e del Presidente del RC Milano Leonardo da Vinci a chiusura della piacevole serata.